Botta e risposta tra Barbabella e Dante Freddi a colpi di mail

In una campagna elettorale asfittica, violenta e velenosa non poteva mancare lo scambio epistolare elettronico.  Franco Raimondo Barbabella risponde agli attacchi e Dante Freddi, a nome dello staff del sindaco, rintuzza l’attacco chiedendo conto del passato politico e amministrativo del candidato avversario.

 

La mail di Franco Raimondo Barbabella

Roberta Tardani fa appello ai suoi di darsi da fare per vincere al primo turno. Via, che esagerazione! Quando si ha paura ci si fa forza strillando che siamo forti, no? Ma non si ferma qui: dice che io e Germani siamo due facce della stessa medaglia. Va a capire a quale medaglia si riferisce! Io avevo capito che lei e Germani stanno seguendo la stessa logica politica perché hanno costruito le loro coalizioni intorno ai partiti di riferimento imponendosi a forza con tanto di timbro dei vertici ed espellendo di fatto i dissidenti. E con ciò che cosa potrà mai cambiare se invece di avere come santo protettore il PD hai la Lega? Se vogliamo essere seri, sono loro le facce della stessa medaglia, ed è significativo che nemmeno se ne accorgono. Però diciamolo, le schermaglie sono schermaglie. La realtà è che quelle due proposte sono vecchie, non interpretano più i problemi dei cittadini, usano la città per giochi di potere di vertice.

La nostra proposta civica al contrario scardina proprio quel tipo di politica stanca, ripetitiva, lontana, senz’anima. E parla alla testa e al cuore di una città che non accetta come inevitabile il proprio declino come fosse un qualsiasi borgo dimenticato. Pensavano di giocarsela senza disturbo. Li abbiamo disturbati e siamo ben presenti con una campagna fatta di proposte e di ragionamenti. Hanno perso ogni certezza e diventano scomposti. Il timore può fare brutti scherzi. Noi continuiamo sulla nostra strada, che speriamo venga apprezzata come la novità che può cambiare le cose.

 

La replica di Dante Freddi sempre per mail

Il comunicato diffuso dal candidato Franco Raimondo Barbabella che se la prende con « la vecchia politica» è davvero suggestivo, stimola battute argute, ma per rispetto nei confronti di un vecchio amico che ha condiviso con la sinistra prima e con il centrosinistra poi tutta la sua lunga carriera politica, tenteremo di astenerci.  Tenteremo, tenteremo di astenerci, ma diavolo, ha esagerato e non abbiamo argomenti concreti su cui controbattere. Su quale idea di città potremmo confrontarci? sul fumo di una progettazione che non sa trovare soluzioni concrete e che si ferma all’affermazione che ci vuole visione? Sì, quasi tutti hanno una visione, a parte Tardani e i suoi, ma poi, oltre alla cornice, i disegni della realtà, i problemi, li risolviamo come ha fatto Barbabella con la Piave da presidente di RPO? un mucchio di quattrini buttati via, uno dei motivi che ha contribuito alla vittoria della destra nel 2009. Il nostro amico, che pensa di essere il nuovo, ha governato la città in tempi felici, quelli della legge sulla Rupe, quando si gestiva la ricchezza. Poi è stato consigliere con Cimicchi e Mocio, proprio negli anni in cui purtroppo si producevano debiti, e non ci risulta che in quei dieci anni abbia votato contro i bilanci o affrontato il problema finanziario da capogruppo del suo partito. Forse discutere di quattrini è troppo meschino per menti raffinate, che volano alto.

La sua pervicacia nel proporsi come intatto e fiammante è tale che non si rende conto di tale assurdità, pensa che raccontarla grossa, grossissima, offuschi la realtà che tutti conosciamo. Ha raccolto nelle sue liste tanta gente nuova, e questo è positivo per la politica, ma anche residui di lotte politicanti, gente di destra e sinistra che non ha trovato spazio nei partiti in cui militava, qualcuno si candida addirittura per il quarto mandato. Alla faccia del nuovo. Quanto alla dipendenza da poteri esterni, pensando che si riferisca alla classe dirigente regionale, Giuseppe Germani è un esempio chiaro di affermazione civica e se è candidato è davvero per “tigna”, sua e dei suoi collaboratori, che non ha voluto abbandonare dopo cinque anni di proficua esperienza amministrativa.

La prossima uscita dell’amico Franco Raimondo Barbabella, se fosse dedicata ad affrontare qualche tema su cui confrontarci davvero anziché su amenità, saremmo davvero felici e partecipi e interessati. Ma comprendiamo che ci vuole anche un po’d’allegria, non si può essere sempre seri.

 

Confronto, che bella parola!  Già proprio quel confronto pubblico e aperto alla città che OrvietoLife ha organizzato per il prossimo 15 maggio con tanto di regolamento così da rispettare le regole della “par condicio”.  Proprio quel confronto a cui ha comunicato di non voler partecipare il candidato Giuseppe Germani.  Il confronto si farà con tutti gli altri candidati ma le porte rimangono sempre aperte, fino alle 17 del 15 maggio, orario previsto per l’inizio del confronto sui temi che interessano la città.

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