Esordio di Germani con delega al bilancio. Variazione approvata tra le critiche dell’opposizione e la sorpresa del sì del M5S

Il consiglio comunale ha approvato (11 favorevoli: maggioranza e Vergaglia; 5 contrari: Olimpieri, Luciani, Tardani, Sacripanti, Meffi) le variazioni al bilancio di previsione 2017/2019 e le variazioni di competenza e di cassa per l’annualità 2017, a seguito delle quali lo stesso presenta le risultanze finali di €. 73.152.856,93 per il 2017, € 70.636.631,47 per il 2018 e € 76.185.042,37 per il 2019.  Con tale variazione viene assicurato il permanere degli equilibri generali e parziali di bilancio ed il rispetto del vincolo del pareggio di bilancio disciplinato dalla Legge di stabilità 2017.

Riassumendo i contenuti della variazione, il sindaco, Giuseppe Germani con delega al bilancio ha affermato “la variazione al bilancio che presentiamo scaturisce principalmente dall’accertamento, nel corso di questo secondo semestre di esercizio 2017, di maggiori risorse riguardanti alcuni cespiti in entrata (recupero evasione IMU, ecc…) che, al netto delle correzioni apportate in diminuzione alle previsioni iniziali di alcuni altri cespiti di entrata (proventi contravvenzionali, ecc… ), presenta un saldo positivo per un totale di 1.083.217 euro.

Tra le maggiori entrate accertate spiccano i 444.300 euro provenienti dalla lotta all’evasione IMU e i 499.252 euro per l’incasso relativo al ristoro ambientale relativo alla gestione della discarica, nonché 160.000 euro di oneri e diritti per pratiche edilizie che confermano un incoraggiante trend di ripresa del settore edile.   Una particolare menzione vorrei dedicarla alla rimodulazione della spesa per il settore del sociale con il nuovo programma di inclusione sociale che si arricchisce di nuove risorse derivanti da fondi FSE per un valore di 108.000 euro confermando così il ruolo centrale del nostro Comune nella rete di protezione e di assistenza ai più deboli in un territorio più vasto e di cui Orvieto è tornato ad essere punto di riferimento indiscusso.  Non è la prima volta, nel corso di questa consiliatura, che, a fine esercizio, riusciamo a produrre migliori entrate rispetto a quelle prudentemente programmate specie nel campo del recupero dell’evasione tributaria. Si ricorderà, nel 2015, l’incasso di oltre 800.000 euro di arretrati IMU in capo alla multinazionale E.On per la centrale idroelettrica di Corbara. Crediamo che questo indice di continuità della buona amministrazione possa segnalare anche un clima di ritrovata fiducia dei cittadini contribuenti verso una gestione dei nostri conti pubblici che si è dimostrata trasparente ed efficace.

Un ringraziamento particolare per questi risultati va agli Uffici comunali e consentitemi una menzione particolare a Massimo Gnagnarini mio ex assessore al bilancio che ha fin qui portato avanti le politiche di risanamento dell’Ente.

La ricollocazione di queste maggiori risorse ha riguardato in parte la ricopertura dei minori introiti contravvenzionali che, contrariamente a ciò che viene spesso indicato a questo proposito, quest’anno, si sono quasi dimezzati in ragione della sospensione, per lavori di manutenzione e riorganizzazione dei varchi ZTL, e in parte ha consentito di aggiungere altre risorse finanziarie a quelle già programmate nei programmi di spesa per il turismo e sulla cura dell’ambiente: questi ultimi attraverso interventi di miglioramento delle manutenzioni e fornitura di attrezzature per alcune aree verdi della città.

In questi giorni stiamo predisponendo il quinto bilancio di previsione di questa consigliatura. Sarà il primo bilancio fuori dai vincoli e dalle penalizzazioni dello stato di predissesto finanziario e questo segna una svolta importante. Ci apprestiamo a governare in una condizione di riconquistata normalità che, finora, ci era stata preclusa ed è per questo che abbiamo la certezza che la città ci possa seguire con ritrovata fiducia dopo i sacrifici compiuti”.

 

Sintesi del dibattito:

 

Andrea Sacripanti (Gruppo Misto): “i 500 mila euro SAO/ACEA sono ascrivibili ad opere di mitigazione ambientale e vanno a confluire in conto capitale, l’aggio però è altra cosa e va destinato a quello per cui è stato istituito e non all’uscita anticipata dal predissesto. Sul minore introito dalle multe, posto che tutte le amministrazioni hanno sempre usato un minimo di tolleranza, non possiamo dire che il minore gettito sia dovuto ad una sorta di clemenza adottata da questa amministrazione, perché ricordo che le multe sono state fatte alle 6 del mattino e alle 01 di notte. In realtà l’amministrazione ha raggiunto l’obiettivo di far arrivare meno gente sul centro storico, nonostante le misure adottate adesso e che, per alcuni aspetti, sono criticabili. Il fatto è che ci sono meno presenze sul centro storico come ci dicono i dati usciti in questi giorni. Non solo il turismo ma anche i visitatori. Ciò è comprensibile nella misura in cui da che si è insediata questa amministrazione ha fatto azioni per spostare il commercio e lo sviluppo dal centro storico ad altre aree del territorio. Non è sottraendo i parcheggi alle piazze e creare ingorghi sul perimetro intorno alla rupe che si risolvono i problemi, quando invece il centro storico rappresenta il cuore pulsante. A fronte di questi maggiori incassi possibile che ancora non abbiamo presente come far ripartire l’economia della città? Cosa dire sul fatto che pensate a nuovi centri commerciali ad Orvieto scalo o rivolgete lo sguardo a ‘Porta di Orvieto’? Almeno illuminatelo Orvieto scalo! Questi tre anni e mezzo sono stati un vero e proprio fallimento per questa realtà. Quando il centro commerciale fa manifestazioni e ci sono macchine parcheggiate lungo le vie, perché non c’è lo stesso spiegamento di forze per fare le multe? Ciò certifica il disinteresse dell’amministrazione verso il centro storico”.

Stefano Olimpieri (Identità e Territorio): “il quarto bilancio di questa amministrazione sostanzialmente è quello presentato dall’ex assessore Gnagnarini. Il dato che emerge è l’assenza totale di riforme strutturali quali: riforma economica, riforma tributaria, individuazione di nuovi asset. Ricordo nel febbraio scorso, in una riunione al palazzo dei Sette, l’amministrazione chiese agli operatori, indicazioni su dove intervenire con il bilancio. Ha approvato il bilancio ad aprile e già a luglio ha richiesto delle importanti modifiche. Adesso mancano ancora le previsioni su questioni macro come la ex caserma Piave. Finora non si è visto nulla. Grazie alla lotta all’evasone fiscale oggi l’amministrazione riesce a mettere una pezza, ma domani anche questa risorsa finirà, e allora significa che senza riforme strutturali dopo quattro anni sono stati fatti dei passi indietro, in termini di regresso del livello sociale, relazionale nei rapporti con i cittadini, i commercianti e le famiglie. Erano state preventivate risorse per rifare le strade nelle frazioni che poi sono state tolte. L’unica piccola riforma quella del Palazzo dei Congressi è stata di fatto bocciata dalla maggioranza in consiglio. Due mesi fa l’ex assessore al bilancio prometteva che avrebbe portato l’approvazione del nuovo bilancio di previsione entro il 15 novembre ma così non è stato. Se si andasse oltre, sarebbero ulteriori i danni prodotti alla città. L’assestamento del bilancio non è altro che un mettere toppe. Grazie al lavoro degli uffici ai quali va dato atto, è stato possibile attuare il recupero dell’evasione. Se non intervengono i correttivi, il bilancio sarà fortemente in rosso per i prossimi mesi”.

Andrea Taddei (PD): “la lettura oggettiva del bilancio è che l’amministrazione ha portato in tre anni e qualche mese all’uscita dal predissesto. Guardando i numeri, al di là del recupero di alcune partite, è accaduto che l’equilibrio di bilancio si è raggiunto andando a toccare tutti quei capitoli di spesa e di entrata per regolamentare ed intervenire dove era possibile. Ascoltando gli inviti che vengono dai nostri colleghi, dobbiamo capire se abbiamo governato con le bende agli occhi? Abbiamo ancora progetti del programma di governo che sono in iter o che sono in dirittura d’arrivo: vedi i fondi che cominciano ad arrivare per parte statale e regionale sulle ‘Aree Interne’, vedi l’apertura della Complanare. I risultati non è che non ci siano, ci sono piuttosto delle criticità che vanno affrontate. Facciano però attenzione a non fare quello che è stato fatto nel quinquennio precedente. Quindi invito a continuare con una politica che sia prudente ma presente sulle esigenze reali della città”.

Lucia Vergaglia (M5S): “quando la squadra avversaria vince è dura dire che non va bene. Sarebbe disonesto non riconoscere dei successi conseguiti. La speranza resta quella di una maggiore apertura alle proposte e alle istanze che in questi anni non c’è stata. Prendo atto dell’approvazione del bilancio partecipativo. Sono soddisfatta dell’intitolazione del ponte a Sandro Pertini che riconosco è stata sostenuta dalla maggioranza quando altre componenti di minoranza si sono allontanate dall’aula. La cosa che annoto con dispiacere è che per la caserma Piave non viene mai nominata la manifestazione di interesse ad ospitare Tribunale Europeo Unificato dei Brevetti poi soffiata dall’Olanda. Se non c’è un dato in positivo trovo disonesto oppormi. Ben vengano meno macchine in centro. In questo io trovo coerenza rispetto a quanto sostenuto dal Sindaco e mi attengo ad una rassegna di numeri per i quali non trovo motivi di non approvazione”.

Maurizio Talanti (PD): “il bilancio ci da lo stato dell’arte del lavoro dell’amministrazione. Lo stato dell’arte della città è che essa soffre di una crisi globale. Tuttavia emerge il dato consolidato nel triennio sulle presenze in crescita del turismo e del pozzo di San Patrizio. Vero che c’è stata la chiusura di alcuni esercizi commerciali ma è vera anche l’apertura di nuove attività. Un piccolo dato del bilancio è quello dei 500 mila euro in entrata dalla Bucalossi, segno che lentamente c’è una ripresa. Ribadisco le entrare extratributarie e i maggiori trasferimenti statali ed il progetto ‘home care’ sul sociale, è importante sottolineare infatti come l’amministrazione abbia dato una risposta per la risoluzione delle fragilità delle famiglie. Si ha la sensazione di respirare una prospettiva in cui l’ente è più forte e più stabile”.

Roberto Meffi (Forza Italia): “nulla di nuovo perché sono partite di giro importanti rese possibili grazie ad una attenta e giusta osservanza alle imposte non pagate. Ma dove sta la prospettiva? Per le prossime varianti di bilancio dove li prendiamo i soldi? Un bilancio da rivedere dal punto di vista strutturale perché domani ci saranno problemi in assenza di maggiori introiti e di messa a leva degli asset oggi disponibili a partire dalla caserma Piave. Ci dobbiamo chiedere: il nostro territorio dal punto di vista socio-economico si trova bene? Le attività imprenditoriali, commerciali, artigianali attraversano un buon momento? La capacità di spesa e di investimenti dei nostri concittadini esiste? Occorre capire dove si sta andando rispetto ad un albergo a 5 stelle?  Io credo che questi sono i presupposti per fare un bilancio, e che scontano il fatto di stare peggio dovuto alla crisi generale e locale”. 

Martina Mescolini (PD): “ribadisco la necessità di restituire ai cittadini la realtà dei fatti. I dati di assestamento del bilancio ci dicono che finalmente il Comune, dopo anni, ha abbattuto il suo deficit. Questo è il dato principale che ci permette di uscire dal predissesto. Abbiamo abbattuto il deficit grazie all’operato di questa amministrazione che si è distinta per diligenza e trasparenza. Non fa bene alla città continuare a portare a pretesto argomenti di bandiera in vista delle prossime elezioni. Dal punto di vista del turismo, il primo semestre dell’anno ha risentito degli effetti del terremoto ma comunque siamo riusciti a mantenere in equilibrio l’Ente. In un contesto di crisi economia oggi dobbiamo aiutare i cittadini puntando al sociale che ha effetti anche sul settore del lavoro, a partire dagli asili nido. Apprezzo l’intervento di Vergaglia quando parla di coerenza. In tal senso mi preme richiamare il concetto di qualità dell’ambiente che sottende scelte sulla mobilità quali la pedonalizzazione, la circolare ‘C’ gratuita. Il bilancio 2018 ci deve far trovare preparati e propositivi per rilanciare questa città”.

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Maria Flavia Timperi (PD): “pongo all’attenzione la mancanza di argomenti da parte dell’opposizione nel contestare questa variazione di bilancio; mancanza di argomenti derivante dal fatto che 1 milione di entrate ricavate dal recupero dell’evasione fiscale (che ormai è un trend di lavoro dei nostri uffici), l’entrata del ristoro ambientale sulla gestione della discarica e la ripresa dell’edilizia sono elementi oggettivi. Soprattutto c’è un fatto: l’uscita dal predissesto in tre anni. Il cavallo di battaglia diventa allora la pedonalizzazione che spinge a parlare di una città deserta. Quale è allora il modello di sviluppo alternativo che l’opposizione propone? I parcheggi ovunque nel periodo natalizio? E’ questo il modello di sviluppo alternativo? Accolgo con favore i numeri che ci vengono presentati”.

Roberta Tardani (Forza Italia): “prendo atto che abbiamo la speranza che anche nel 2018 il bilancio avrà le risorse necessarie per ripartire. Però, se i numeri hanno un significato, per la parte entrate non c’è nulla rispetto alla valorizzazione dei beni culturali della nostra città. Questo è il quadro drammatico. I numeri in positivo vanno a coprire quelli in negativo che sono la fotografia di tre anni di amministrazione completamente ferma che, prima ha vivacchiato sulle misure della precedente amministrazione, poi ha mandato solo spot a cui non è seguito nulla! C’è dunque una mancata programmazione che non ha portato alcun plus rispetto a quei beni culturali della città su cui l’amministrazione deve intervenire per produrre altre entrate. I numeri riflettono una città che è in sofferenza nei suoi fondamentali. Perché allora gioire su una variazione di bilancio che non ha entrate da asset culturali che in una realtà come la nostra sono l’essenza? Richiamo quindi ad una maggiore serietà e umiltà per ammettere che si può lavorare meglio! Anche l’accordo con ‘Costa Crociere’ va bene, ma bisogna lavorare perché chi verrà in questa città possa tornare andando oltre la permanenza del poco tempo consentito a queste escursioni crocieristiche. L’invito è quello di andare nel profondo delle cose. Prendere decisioni testarde senza ascoltare i cittadini è un metodo che va invertito. C’è una situazione allarmante a cui si deve far fronte non solo con il ravvedimento operoso e il recupero dell’evasione fiscale. Creiamo allora le condizioni per creare soluzioni lavorative importanti”.

Roberta Cotigni (Per andare avanti): “l’onesta intellettuale non appartiene a tutti. Perché tacere che nel triennio abbiamo affrontato con serietà la situazione della TeMa, che abbiamo realizzato il 30% in più di entrate dal Pozzo di San Patrizio, che c’è un saldo positivo di 18 attività commerciali, che il reddito medio degli orvietani è cresciuto? L’uscita dal predisssesto significa aver sanato 9 milioni di euro. I meriti di questa amministrazione vanno dunque riconosciuti. Che dire delle  somme che sono state investite per la Complanare, per il turismo e per il sistema di pedonalizzazione della città, che ha bisogno di una migliore qualità del vivere risolvendo la questione della mobilità? La nostra visione di città verrà discussa in occasione dell’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio. Il salto di qualità della nostra città avverrà solo quando ci sarà maggiore cooperazione fra operatori e cittadini e la partecipazione sarà lo strumento per realizzare questa condivisione”.

Presidente, Angelo Pettinacci (PD): “nel dibattito sulla variazione di bilancio sono stati inseriti molti argomenti, a me preme precisare, invece, che la variazione ha evidenziato la fase antecedente al 2014 quella dell’entrata nel predissesto con le vendite/svendite del patrimonio, a cui è seguita la fase del predissesto vera e propria con una amministrazione ingessata e sotto tutela della Corte dei Conti, per poi passare alla fase attuale, che si sta già vedendo, dove al di là dei catastrofismi emerge un equilibrio con variazioni di bilancio di natura tecnica. La variazione dimostra quindi che siamo in una fase tutta nuova per gli orvietani, a prescindere da chi governerà. Invito me stesso e tutti i consiglieri a smetterla di catalogare i nostri concittadini in centro storico e quartieri, cittadini e imprese di serie A o di serie B. Il trend è difficile e tutti stanno in difficoltà. Spiace che si attacchi l’amministrazione solo sulla base di teorie. Invito il Sindaco a pubblicare i numeri del bilancio. Finiamola di mettere i cittadini e gli imprenditori contro se stessi! I commercianti che hanno comprato il negozio al centro commerciale se li sono pagati i parcheggi nel pacchetto d’acquisto dell’attività commerciale! Non ci sono figli e figliastri! Dobbiamo essere orgogliosi se la nostra città ha potuto mettere la circolare gratuita per il centro storico o i parcheggi gratuiti. In altri comuni a noi limitrofi o in altre città umbre avrebbero gioito, da noi invece si denigra tutto! Questo è autolesionismo! Non è che BusItalia fa gli sconti, perché queste gratuità qualcuno le paga e questo è stato possibile farlo con l’uscita dal predissesto” Su un bilancio di 23 milioni, non è il recupero di 600 mila euro che fa la differenza, ma il segno di una inversione anche del modo di porsi dell’Amministrazione Comunale”.

 

Replica Sindaco: “sono soddisfatto del lavoro fatto. Era naturale che si parlasse anche di altro. Questo è un bilancio che è risanato perché fino al 2007 arrivavamo alle scadenze contabili di novembre facendo i salti mortali per dare agli uffici la possibilità di fare il bilancio in equilibrio. Oggi abbiamo oltre 1 mln di euro inseriti in modo strutturale nel bilancio per effetto delle politiche strutturali suo parcheggi. ‘Aree Interne ‘non è solo una questione economica che pure ci sarà (stanno uscendo i bandi), ma significa che Orvieto è tornata ad avere un ruolo importante su un bacino di 50 mila abitanti dell’area stessa. Rivendico il reperimento delle risorse per il nostro comparto sociale i cui servizi sono ad un certo livello. La primavera scorsa sono stato accusato di aver ammazzato la cultura in questa città, oggi abbiamo strutture tutte risanate con una prospettiva e una programmazione di sviluppo di fronte. La crisi è stata difficile e quest’anno potremo dare delle risorse per aiutare le aziende, questo non significa che ci deve essere il protagonismo degli imprenditori. Non cado nel tranello secondo cui io e la mia amministrazione vogliono sacrificare il centro storico! Rispedisco al mittente le accuse che ci vengono fatte. Abbiamo fatto un assestamento di bilancio lineare. Dentro questo bilancio ci sono le risorse strutturali. Ringrazio gli uffici e il personale del Comune. Buona è anche la riorganizzazione che sta partendo. I dipendenti devono stare e stanno al servizio dei cittadini, è su questo che voglio lavorare nel prossimo periodo, anche loro cioè hanno un ruolo politico”.

 

Dichiarazioni di voto,

 

Sacripanti: “a fronte di maggiori entrare ci sono delle perdite in bilancio. Le maggiori entrate non sono derivanti dalla vostra azione, ma da una situazione di crisi generale che speriamo si vada gradualmente a risolvere. Le multe le avete fatte, la dicotomia che si è creata tra il centro storico e gli altri quartieri l’avete creata voi! Le tessere per i parcheggi tanto sbandierate sono state un flop. Vedremo se le nuove soluzioni avranno successo. Il senso di sfiducia che avete seminato fra i cittadini lo avete testato nella recente assemblea pubblica a San Giovenale. La criticità che c’è è riscontrabile dalla realtà. Ci parli in sindaco dei progetti presentanti per Orvieto nell’ambito delle Aree Interne. Il mio modello di sviluppo è che io cercherò di limitare i danni che avete fatto e mi adopererò per mandarvi a casa!”

Vergaglia: “la nuova segnaletica turistica è per alcuni aspetti da criticare ma oggi c’è. Il M5S propone un altro tipo e modello di politica, perché ognuno ha un modello diverso. Il riferimento alla concretezza del risultato è questo. Quando verrà fuori uno scandalo vero allora lo denuncerò. Il mio è un approccio al metodo politico, molte cose sono rimaste fuori, anche quelle che io avevo proposto e che erano state approvato, altre no. E’ indubbio che ‘Aree Interne’ possa essere oggetto di discussione ma oggi è una realtà. Ribadisco che non riconoscere certi successi è sbagliato”.

Tardani: “dissento dalle considerazioni che mi hanno preceduto, quando si spendono soldi pubblici devono essere spesi bene, punto e basta. Quali sono i vantaggi per i cittadini? Al momento nessuno. Se non c’è una idea chiara, una prospettiva e una programmazione è meglio stare fermi. La mia accusa di immobilismo all’amministrazione è che sta ferma. La circolare ‘C’ significa che la città resterà divisa. Che amministrazione è quella che non ascolta i cittadini? Un minimo di senso critico un amministratore lo deve avere, così come la capacità di tornare sulle sue decisioni. L’operazione della pedonalizzazione che viene prorogata in modo reiterato è segno che nessuno la vuole, quindi perché la maggioranza non dissuade l’assessore? Il bilancio è la stessa cosa. Manca la programmazione sul turismo e sulla valorizzazione degli asset culturali della città. Quindi la variazione di bilancio è un assestamento normale nulla di più. Siamo curiosi di vedere il nuovo bilancio. Continuare ad alimentare le divisioni fra le zone della città è sbagliato!”

Taddei: “non nascondo amarezza ed un picco di risentimento per alcuni interventi perché ci viene detto che non sappiamo programmare. Per me vale la regola delle tre F: fare (avevamo delle briglie che ora siamo riusciti ad eliminare), saper fare (gestione di alcuni asset vedi i parcheggi, i sistemi software dei due parcheggi all’epoca non si parlavano, ora siamo dovuto intervenire, allineando i due sistemi, la nostra idea è di intervenire; far sapere quello che si fa (e su questo possiamo migliorare). Uno dei punti su cui spingerei in questo ultimo anno è riattivare la collaborazione pubblico/privato. Se in alcuni ambiti gli imprenditori riescono di attrarre clientela è perché fanno marketing. A fronte di questi risultati l’intervento di Sacripanti un evidente inizio di campagna elettorale, vedremo gli altri punti rispetto al primo che ci ha anticipato”.

Olimpieri: “il livello del dibattito di questo Consiglio Comunale rispetto a quello delle precedenti amministrazioni, quando si parlava di situazioni concrete e di prospettive, è molto basso. Denota la qualità politica che riflette senza dubbio una condizione nazionale ma che sorprende, specie in uno schieramento di maggioranza rappresentativa al 35%. Riscontriamo una mancanza di programmazione, una oggettiva diminuzione di introiti rispetto al comparto del turismo, una mancanza di investimenti pubblici per opere pubbliche di cui erano stati sbandierati 7 mln di euro. La città sta peggio rispetto a come, alcuni anni fa, erano i fondamentali economici. Si sta per avallare la svendita dell’ex Ospedale, non si sa nulla del futuro della ex caserma. Questi sono gli altri elementi che ci portano a dire che manca un progetto politico. Dobbiamo metterci in moto per la gestione delle opere pubbliche, della finanza pubblica. Voto contrario”.

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