Fermati dalla Polizia Stradale due pregiudicati dopo aver fatto rifornimento “a sbafo” all’area di servizio di Fabro Ovest

Nella serata del 27 ottobre, nell’ambito dei quotidiani servizi di vigilanza stradale sull’A1, finalizzati al controllo del traffico e al contrasto di ogni attività illecita, previsti dai piani organizzativi della Sezione Polizia Stradale di Terni diretta dal dirigente, vice-questore Luciana Giorgi, una pattuglia della sottosezione Polizia Stradale di Orvieto, coordinata dal comandante Stefano Spagnoli, ha ricevuto una segnalazione dalla sala operativa che, presso l’area di servizio autostradale “Fabro ovest”, il conducente di un’autovettura fiat 500, dopo avere effettuato rifornimento di carburante per 50,00 euro, era ripartito in direzione di Roma senza corrispondere il dovuto.  Il personale Polstrada ha fatto immediatamente scattare un piano di controllo a rete del traffico al fine di rintracciare il veicolo segnalato, che dopo appena circa 10 minuti è stato, infatti, intercettato e fermato.  A bordo viaggiavano 2 uomini campani, di 40 e 30 anni di età, di cui il primo, regolarmente munito di documento di identità mentre l’altro non lo aveva con se.  Dagli accertamenti è emerso che il 40 enne, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e la persona, guidava anche con patente revocata mentre l’altro risultava apparentemente incensurato, secondo le generalità che esso stesso ha fornito agli agenti.  Immediato il fermo del veicolo e la sanzione di oltre 5000 mila euro per il conducente mentre ulteriori accertamenti sono scattati nei confronti del 30 enne per giungere alla sua certa identità.

Sottoposto ad operazioni di fotosegnalamento, è stata riscontrata un’identità totalmente diversa da quella data ai poliziotti, che non avevano trascurato l’anomalia del fatto che un incensurato si trovasse in compagnia di un pluripregiudicato per reati anche gravi.  Risaliti alla generalità reali gli agenti hanno constatato che anche il secondo occupante dell’auto era gravato da numerosi precedenti di polizia e penali.  I due sono stati quindi denunciati in stato di libertà per insolvenza fraudolenta e false generalità in concorso tra loro,

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