Il consiglio comunale approva la variante parziale al PRG che torna in Regione

Il consiglio comunale ha approvato (9 favorevoli: consiglieri di maggioranza, Meffi e Vergaglia; 2 astenuti: Tardani, Olimpieri) la Variante parziale al PRG (Parte Struttura e parte Operativa) per la valorizzazione e la riqualificazione dell’abitato della Svolta e per l’introduzione e lo stralcio di alcune altre previsioni. L’approvazione dell’atto è stata preceduta dalla votazione delle controdeduzioni dell’Ufficio del PRG alle 78 osservazioni presentate in fase di pubblicazione.
L’atto è stato illustrato dall’assessore all’urbanistica, Floriano Custolino il quale ha ripercorso prima l’iter della variante. Successivamente è entrato nella descrizione più particolare, “è importante sottolineare che la variante non determina incremento di superfici e quantità edificatorie e non supera il 10% in più o in meno delle superfici e delle quantità edificatorie, infatti le superfici stralciate ammontano a 49,29 Ha (circa 492.900 mq.), mentre le superfici introdotte ammontano a 39,44 Ha (circa 394.400 mq.).  Delle 56 osservazioni arrivate entro il termini del 25 ottobre 2017 – ha aggiunto – 16 sono state accolte, 13 parzialmente accolte e respinte 27.
Vengono prese in esame e controdedotte anche le 22 osservazioni pervenute fuori termine, di cui 10 vengono accolte, 9 parzialmente accolte e 3 respinte. Le osservazioni fuori termine sono state accolte e quindi equiparate a quelle pervenute nei termini, laddove coerenti con i principi informatori e gli obbiettivi assunti per la sua formazione.
Riguardo alle singole osservazioni in riferimento alla ricucitura urbanistica del quartiere La Svolta, tali osservazioni vengono accolte parzialmente andando a modificare la perimetrazione dell’area oggetto della variante mentre non viene variata la destinazione d’uso, con tale modifica si cerca di definire un nuovo quartiere che in questi ultimi decenni ha avuto una espansione abbastanza impulsiva e quindi si cerca di ricostruire il tessuto urbanistico.
Inoltre, altra osservazione che ha interesse dal punto di vista delle infrastrutturale, è quella redatta da Confindustria Umbria sezione di Orvieto, dato l’estremo e rilevante interesse non può essere valutata in sede di controdeduzione alle osservazioni. Visto il finanziamento del 2° stralcio della complanare, quanto osservato sarà eventualmente oggetto di un apposita variante”.
“Da evidenziare, infine – ha concluso Custolino – che è stato possibile dare una risposta a molti privati, che hanno fatto richieste solo per risolvere dei problemi all’interno del proprio nucleo familiare, ad esempio facendo ampliamenti o un lotto minimo per una abitazione per i propri figli, oppure chiedendo di variare destinazione produttiva in abitativa per i propri familiari su edifici che al piano terra avevano destinazione commerciale e che oramai non hanno più interesse di esistere.
Per le zone produttive si è variata l’attuazione pubblica in privata tale da equiparare tali comparti. Sono state stralciate alcune zone per la sovrapposizione della R.E.R.U. (Rete Ecologica Regione Umbria).  Si è cercato di ridurre l’edilizia speculativa che per anni è stata simbolo della nostra economia che però con la crisi del 2008 non ha più senso di esistere, viste le varie lottizzazioni che sono interessate da fallimento.  Tutte le osservazioni saranno votate singolarmente come dispone la legge, in maniera che se qualche consigliere è interessato direttamente da una o più osservazioni può decidere di uscire senza partecipare alla votazione della controdeduzione alla osservazione.   Ai fini procedurali, per l’adozione e approvazione della variante parziale al PRG la delibera di approvazione delle controdeduzioni, esecutiva nei termini di legge, verrà trasmessa, unitamente agli elaborati e allegati tecnici, alla Regione dell’Umbria / Servizio Urbanistica che, in ragione dei contenuti della variante, entro trenta giorni dal ricevimento degli atti, dovrà comunicare la necessità di attivare o non attivare la Conferenza Istituzionale. La Regione quindi si esprimerà per gli aspetti urbanistici poi il consiglio comunale tonerà ad esprimersi per l’approvazione definitiva”. 
Il sindaco, Giuseppe Germani, oltre a ringraziare l’assessore e gli uffici comunali ha voluto sottolineare che “il piano, iniziato nella passata amministrazione, si è posto principalmente l’obiettivo di ridimensionare l’espansione edilizia sul territorio e di ricucire le varie aree dello stesso. Riflette, inoltre, altri aspetti che in questi anni sono emersi. Mi riferisco, ad esempio, alle infrastrutture come la Complanare di cui, dopo la realizzazione del 1° stralcio, si studia il 2° stralcio con accesso direttamente dal casello A1 (su proposta di Confindustria); come i ‘Fori di Baschi’ con una progettazione avanzata di Anas, è in corso lo studio di fattibilità del progetto preliminare; penso alle previsioni ricomprese nell’Area Interna Sud-Ovest Orvietano, e poi al riconoscimento della Riserva MAB Unesco del Monte Peglia che interessa la parte di confine del nostro territorio, penso allo sviluppo all’interno del sistema di Cittaslow. Si tratta di realizzazioni volta a ricucire il territorio per avere una città più omogenea. Tra i criteri che sono alla base del dimensionamento del PRG c’è, infine, la crisi del 2008 e la crisi demografica che hanno colpito tutto il Paese e anche il nostro territorio”.
Per Andrea Taddei (PD): “si conclude un percorso di rivisitazione del PRG che da 5 anni attendeva di essere attuato. All’interno di questo percorso ci sono situazioni volte ad ottimizzare la qualità della vita abitativa di nuclei familiari o adeguamenti che non vanno ad appesantire la superfici impegnate. In definitiva, abbiamo un quadro complessivo attento all’andamento e alle necessità urbanistiche del territorio. Esprimo un plauso all’assessore per il taglio politico e sociale utilizzato è stato altrettanto meritorio da parte dell’Assessore e degli uffici perché si sono andate ad integrare alcune zone. Importante è riuscire a collegare i tempi delle istanze territoriali dei cittadini con gli strumenti di programmazione socio-economica intervenuti. Un lavoro che è stato importante concludere e che ci porta verso l’approvazione finale”.
Secondo Lucia Vergaglia (M5s): “è naturale che il documento del PRG arrivi in questo momento politico. Con le sue considerazioni politiche il sindaco ha rubato la scena all’assessore che ha fatto, invece, un intervento tecnico. Al sindaco dico che, di qui alle elezioni, ci saranno altre occasioni per fare comizi. L’elemento del consumo del suolo lo reputo positivo, non reputo positivo invece la nostalgia del sindaco che, da ex assessore ai lavori pubblici, all’interno di questa pratica ha messo tutta una serie di considerazioni. Le aree dismesse della zona industriale (penso alla Electrosys) non è un merito dell’amministrazione ma un fatto oggettivo. L’amministrazione non si è posta il problema della bomba ad orologeria che è la discarica. Il fatto che con le Aree Interne c’è la riqualificazione della stazione di Baschi per l’accoglimento delle merci (senza specificare quali) sta a significare, a mio parere, che ci saranno collegamenti con la discarica. Il nostro atto di allontanarci dall’aula, pur sapendo che fino a poco fa si rischiava il numero legale, era quello di stigmatizzare le nostre perplessità su come sono andate le cose”.  Agli interventi dei consiglieri ha replicato l’assessore Custolino, “ringrazio il sindaco per le parole spese per gli uffici. L’amministrazione ha portato a termine il 1° stralcio della Complanare e ha fatto uno studio di fattibilità per il 2° stralcio del progetto del CIPE che ha affidato al Comune 8 milioni di euro. Nessuno spot propagandistico. Il progetto Anas sui Fori di Baschi riguarda la sicurezza degli utenti della strada non certo la discarica (i camion diretti all’impianto de ‘Le Crete’ passano sulla Complanare). Relativamente alle altre previsioni di piano ribadisco, infine, che attualmente non c’è bisogno di sottrarre terreno agricolo a scopi edificatori”
Il Consiglio è poi proseguito con la votazione delle singole controdeduzioni alle osservazioni e con le dichiarazioni di voto dei capigruppo prima dell’approvazione dell’atto.
Dichiarazioni di voto:
Stefano Olimpieri (Identità e Territorio): “prendo atto che l’architetto Rocco Olivadese che per anni ha seguito il provvedimento è passato poi ad un altro Ente, salvo essere richiamato per completare l’atto. Il PRG è sicuramente un atto importante non di secondo livello. Sono rimasto stupito che nessun consigliere di maggioranza ha fatto un intervento su questa materia, ad eccezione del capogruppo, segno di debolezza. Cinque anni fa il sindaco, in autotutela rinviò dei documenti e da cinque anni cittadini che avevano avanzato richieste hanno dovuto attendere. Insomma sono stati fatti passare cinque anni, un lasso di tempo eccessivo, rispetto ad esigenze legittime di cittadini.
La nostra astensione quindi è politica perché contesto il fatto che questa pratica ha fatto soltanto un passaggio in commissione, lo scorso giovedì scorso. In altri periodi venivano fatte varie sedute per far comprendere ai consiglieri la costruzione di un atto così determinante, quindi non c’è stata partecipazione. Di fatto è stata escluso il Consiglio Comunale. Si tratta di atteggiamenti gravissimi che ci portano all’astensione, fermo restando che questa astensione intende comunque dare risposte ad esigenze di tanti cittadini che sono ormai datate. In definitiva, non ci sono colate di cemento come non ce n’erano quando la precedente amministrazione istruì tale piano”.
Claudio Di Bartolomeo (PSI): “penso che è inutile intervenire quando non c’è la dovuta competenza sugli atti. Il PRG ha iniziato il suoi iter tre anni fa e l’amministrazione e i tecnici ci hanno edotto rispetto ai contenuti del piano. Ritengo quindi che da parte dell’amministrazione sia stato fatto un lavoro capillare andando incontro alle esigenze dei cittadini con attenzione a quelle per lo sviluppo del territorio. Esprimo fiducia quindi nel lavoro di tecnici e amministrazione. Il voto è favorevole”.
Roberta Tardani (Forza Italia): “Annuncio l’astensione del gruppo di Forza Italia”.
Lucia Vergaglia (M5s): “passare per la Regione era una procedura prevista dalla norma, non una concessione di metodo dell’Amministrazione. Ci è stata data una spiegazione iniziale ma nessun dettaglio sulle singole proposte del piano, senza criteri di valutazione e analisi di dettaglio oggettivi.  L’amministrazione non mi convincerà mai che l’intervento sullo scarico merci di Baschi è finalizzato a migliorare le curve esistenti all’altezza degli omonimi ‘Fori’. Aggiungo che alcune osservazioni per l’importanza che hanno sono vere e proprie pratiche che meriterebbero di essere approfondite. Voto favorevole”.
Roberto Meffi (Forza Italia): “il PRG è uno strumento funzionale a una programmazione urbanistica e di sviluppo del territorio, iniziato 9 anni fa con l’amministrazione Concina. Cinque anni per portare in approvazione il PRG sono un tempo allucinante che ha precluso possibilità di sviluppo. In realtà l’amministrazione ha potuto contare su un lavoro già strutturato. La sua politica di tatticismo in autotutela sul lavoro già fatto, da un lato è comprensibile ma dall’altro, il risultato che emerge è che la previsione originaria coglieva già le esigenze dei cittadini e del territorio. Esprimo un valutazione positiva all’atto in approvazione e se oggi siamo arrivati a questa conclusione, ce ne prendiamo i meriti. Il voto è favorevole, posto che resta la bocciatura netta di questa amministrazione che non ha portato a sintesi alcun progetto se non questo che era già stato delineato dalla precedente”.
Andrea Taddei (PD): “dalla bocciatura della variante precedente, le osservazioni emerse sono state calate nel nuovo contesto socio-economico del momento. Non accetto che si dica che non c’è stata partecipazione, ogni consigliere ha il diritto/dovere di chiedere all’amministrazione e agli uffici che, dal mio punto di vista, sono stati sempre disponibili. Recepire coerentemente con linee guida tecnico urbanistiche rispettate ci ha porta ad approvare oggi le osservazioni al PRG senza ulteriori ritardi”.

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