La Regione anticipa la campagna anti-influenzale. “E’ il mezzo più sicuro per ridurre le infezioni respiratorie”

La giunta regionale ha approvato l’accordo tra Regione Umbria, ASL e organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale per dare corso con un mese di anticipo alla campagna di vaccinazione stagionale.
Secondo l’accordo, i medici di medicina generale garantiranno la massima collaborazione per rendere efficace la campagna di vaccinazione, pur in un momento difficile legato anche alle misure anti Covid.   Nell’accordo tra Regione e rappresentanze dei medici di medicina generale è stato anche fissato il nuovo tetto regionale di spesa farmaceutica pro-capite, pari a 153 euro, in diminuzione di 6 euro rispetto al valore del 2019, favorendo un efficientamento della spesa complessiva a fronte degli stessi obiettivi di salute.
Lo comunica una nota d’agenzia della Regione- Assessorato alla Sanità  secondo cui, l’emergenza legata al Covid-19 ha reso indispensabile rafforzare le campagne di vaccinazioni, al fine di ridurre le infezioni respiratorie nella popolazione e rendere più facile la diagnosi differenziale, e capire se la sintomatologia sia riconducibile all’influenza o al Covid.
Per questo le Aziende Sanitarie hanno acquistato il 50% in più di vaccini rispetto allo scorso anno, mettendoli a disposizione già da ottobre, con l’obiettivo di sottoporre a vaccinazione almeno il 75% della popolazione a rischio (l’Umbria è la regione con la più alta percentuale di vaccinati tra gli ultrasessantacinquenni, il 65% rispetto al 53% della media nazionale).
 “Il vaccino – ricorda l’Assessorato Regionale alla Sanità – è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e ridurre eventuali complicazioni. E’ importante ripeterlo ogni anno perché i virus dell’influenza cambiano spesso.
Tutte le categorie a rischio potranno vaccinarsi gratuitamente rivolgendosi al proprio medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta. Coloro che desiderano vaccinarsi e non rientrano nelle categorie per cui la circolare ministeriale non prevede la vaccinazione gratuita, possono comunque acquistare il vaccino in farmacia recandosi poi dal proprio medico per la somministrazione”.
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata ai soggetti di età superiore ai 65 anni, che risultano maggiormente colpiti da forme respiratorie polmonari con sintomatologia severa.   Altra categoria a rischio è costituita da quei soggetti che, indipendentemente dall’età, possono sviluppare forme gravi o mortali di malattia a causa di preesistenti patologie o condizioni predisponenti.   La vaccinazione è indicata anche alle donne in gravidanza e puerperio, agli individui ricoverati in strutture per lungodegenti, al personale sanitario e medico, ai donatori di sangue, ai vigili del fuoco forze di polizie e a tutte le altre categorie di lavoratori dei servizi essenziali.
Per coloro che hanno più di 65 anni e per i soggetti con patologie o condizioni predisponenti, in quanto soggetti più fragili nei confronti del virus SARS CoV 2, è fortemente raccomandata anche la vaccinazione anti-pneumococcica.

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