Mescolini e Cotigni si dissociano dai provvedimenti e i metodi usati dal PD sulla questione Piazza del Popolo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato congiunto di Roberta Cotigni (Per Andare Avanti) e Martina Mescolini (PD) sulla questione della mobilità nel centro storico

Prendendo visione dell’ultima delibera di giunta “Provvedimenti per facilitare sosta e circolazione dei veicoli nel Centro Storico e per la successiva pedonalizzazione di Piazza del Popolo”, come consiglieri di maggioranza riteniamo sia arrivato il momento di poter definire e condividere il nostro pensiero in merito ai provvedimenti previsti da suddetta delibera ed oramai in fase di attuazione. Lo facciamo ora pubblicamente, ora che dobbiamo ammettere che ciò che noi più volte abbiamo esposto al sindaco ed all’assessore alla mobilità non è stato tenuto in considerazione. Si è ritenuto, invece,  più opportuno accogliere la “risoluzione” presentata dalla segreteria del Partito Democratico e sostenuta da altri consiglieri di maggioranza ma non da noi. E lo vogliamo dire perché riteniamo che il dibattito che si è sviluppato in queste ultime settimane sia stata portato ad un livello di esasperazione generale.  A questo hanno sicuramente collaborato i consiglieri di minoranza che con i loro slogan “più parcheggi”, “Orvieto distrutta” hanno portato avanti un messaggio denigratorio nei confronti della città, sfruttando la pancia delle persone e di fatto non avanzando alcuna proposta concreta.

In coerenza con un programma elettorale che abbiamo sostenuto anche nella sua trasformazione in progetti concreti da attuare per poter dirigersi verso gli obiettivi prefissati, siamo ancora a sostegno di una visione di un centro storico perlopiù destinato ad aree pedonali in prossimità sia dei luoghi dove si trovano le maggiori attrattività turistiche, sia dei luoghi in cui si dispiega la vita cittadina. Questo per rendere sempre più accessibile e fruibile ai turisti come ai residenti la bellezza del vivere il nostro Centro Storico e per mantenere e accrescere la qualità della vita che esso ci offre.  Diversi sono stati i provvedimenti e i servizi attuati diretti a perseguire tali fini. La pedonalizzazione di Piazza Duomo, la limitazione al traffico su via Signorelli, una circolare gratuita tre volte all’ora da Piazza Cahen, tariffe agevolate nei parcheggi insilati, con fascia oraria in cui si può sostare gratuitamente e da cui si può raggiungere il Centro in pochi minuti grazie anche all’utilizzo di ascensori che rimangono aperti fino alle 02.00 e sosta giornaliera ad un euro in Piazza delle Armi.  Tutto questo a nostro avviso nell’ottica di favorire un cambiamento nelle abitudini promuovendo un nuovo modo di vivere la bellezza e la peculiarità della rupe, resa tale non solo dal suo patrimonio storico artistico ma anche da tutti coloro che tra le sue vie svolgono le loro quotidiani attività commerciali, artigianali, socio-culturali e che concorrono all’immagine e all’identità di essa.

Ad oggi però, non possiamo sottacere le nostre perplessità nel leggere gli ultimi provvedimenti adottati dalla giunta, perché con essi si afferma che si vuole sia pedonalizzazione Piazza del Popolo, sia “agevolare ed incentivare la circolazione e la sosta dei cittadini nel centro storico”. Questo ci sembra riportare nella sua forma ma anche sostanza una forte contraddizione. Non ci appare più chiaro perché se da una parte si vuole a tutti i costi proseguire con la totale chiusura al traffico della Piazza, dall’altro si sta andando a favorire la circolazione e la sosta nel Centro Storico, di fatto screditando tutti i precedenti provvedimenti sopra citati.  Piazza del Popolo ha già intrapreso la sua trasformazione da parcheggio a piazza cittadina tre anni fa con l’abolizione di alcuni stalli di sosta davanti il palazzo del Capitano del popolo e su una parte adiacente ad esso, lasciando gli altri stalli a sosta gratuita disciplinata con parcometro. Quello che noi chiedevamo e che continuiamo a chiedere all’amministrazione è che intanto si provveda a rendere effettivamente pedonalizzata l’area già liberata, delimitandone il perimetro con appropriato arredo urbano. Solo in questo modo si può dare avvio ad un utilizzo della piazza per l’aggregazione sociale. Cosa che invece non è stata ancora resa possibile e le macchine hanno continuato a percorrere tutta la superficie della piazza e talvolta a sostare ovunque.

Ad oggi quindi non ci sorprende che molti cittadini non riescono ad immaginare le potenzialità di una Piazza senza macchine. Le abitudine non si cambiano “dall’oggi al domani”, i processi vanno stimolati e governati.  Riteniamo dunque che troppa attenzione, troppe energie si siano impiegate per portare avanti la totale pedonalizzazione di questa piazza sottraendole invece a fare in modo che precedenti provvedimenti vengano rispettati e zone a vocazione pedonale, come Corso Cavour e Via Duomo, finalmente liberate dall’accesso a tutte le ore di furgoni e macchine che vi transitano indisturbati.  Ed allora non sarebbe stato più opportuno ma anche più efficace, ad un anno dal fine mandato di governo cittadino, non fare un dietro front, ma neanche un passo avanti, troppo avanti e che non è ritenuto necessario dal tessuto economico e sociale di questa città, centro e frazioni?

Eh già, perché mentre ci si impegna a trovare escamotage per far tollerare un provvedimento, che a questo punto sembra più una presa di posizione ostinata di qualcuno, ci si dimentica dei reali bisogni espressi dai cittadini.  Le problematiche del commercio ci sono ma non sono di certo imputabili alla mancanza di parcheggi. Sono molteplici, vanno affrontati attraverso un dialogo costante con i soggetti interessati non di certo esasperando e irrigidendo le posizioni di uno o dell’altro. E di certo non si risolveranno né con la chiusura al traffico della piazza né con l’aumento dei parcheggi gratuiti con parcometro.

Ed infine, una cosa che ci rimane difficile sia comprendere che accettare è la facilità con cui in pochi giorni, si dice, si sono trovate le risorse necessarie per la copertura finanziaria delle prossime mancate entrate che dovevano provenire dal parcheggio in Piazza Vivaria e che ammontano a circa 60.0000 euro/annui e già sono state inserite in bilancio.  Ci rimane difficile capire perché non ci si sia adoperati allo stesso modo per individuare le risorse necessarie ad implementare altri interventi come la già paventata detrazione del 50% sulla mensa scolastica per il secondo figlio a carico; per lo sviluppo socio-culturale della città, come per esempio potenziare gli orari di apertura della Biblioteca Pubblica; perché non ci si impegna a trovare risorse, non ne serverebbero cospicue, per qualificare le aree verdi delle frazioni dove i nostri ragazzi potrebbero incontrarsi e svolgere attività all’aria aperta.  E quanto altro potremmo aggiungere, troppe di risorse servirebbero, utilizzarle in questo modo ci fa sembrare sordi alle richieste che arrivano dai nostri cittadini, in un periodo di depressione complessa.

Deluse e perplesse siamo pronte a continuare nel mandato che i cittadini ci hanno consegnato attraverso il voto, noi non siamo i “nominati” e per responsabilità crediamo che sia doveroso continuare sostenendo però le nostre meditate posizioni senza influenze terze.

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1 Commento

  1. se se se….. se avessimo continuato il confronto di idee sul tavolo del QSV, probabilmente si sarebbero evitate le contrapposizioni tra categorie, tutti e non solo alcuni, avrebbero espresso il proprio punto di vista e partecipato alle decisioni con la consapevolezza che ogni tentativo poteva diventare un laboratorio, utile a trovare la via giusta per conciliare gli ” interessi economici” con la vivibilità e fruibilità della città, per i cittadini prima di ogni altra categoria.

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