Praesidium, riusciranno Orvieto e gli orvietani a essere uniti per affrontare le nuove sfide?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota dell’Associazione Praesidium sulla situazione in Cassa di Risparmio di Orvieto alla luce dei tanti rumors sulla vendita della quota di controllo da parte della capogruppo BPBari

 

Abbiamo tutti letto negli ultimi giorni molti articoli di stampa sulle vicissitudini della Cassa di Risparmio di Orvieto che crediamo vadano messi in ordine.

Per comprendere meglio la dinamica dei vari interessi in gioco occorre ricordare:

I FATTI

– Cassa di Risparmio di Orvieto spa è posseduta per il 73,47% dalla Banca Popolare di Bari spa e per il 26,53% dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.

– Fondazione CRO è quindi a termini di legge socio di minoranza qualificata e, come tale, ha diritto di opporsi a tutte le operazioni economiche che farebbero venir meno questo suo stato di diritto.

– Esisteva un piano strategico redatto dai Commissari dell’Amministrazione straordinaria BPB che prevedeva la vendita sul mercato della quota della Cassa di Risparmio di Orvieto posseduta dalla Banca Popolare di Bari.

– Nel frattempo, il finanziere Gallazzi ed il Fondo Argenthal hanno manifestato il proprio interesse ad acquisire la partecipazione di maggioranza di CRO, senza però mai rendere noto il piano strategico, promettendo di intervenire con ingentissimi capitali e con la salvaguardia di tutti gli interessi in gioco.

– Mediocredito centrale, nuovo proprietario della Banca Popolare di Bari dopo la gestione commissariale, ha deciso di rivedere il piano industriale e, secondo indiscrezioni che giungono dalla stampa, sarebbe giunto alla determinazione di mantenere la proprietà della quota di maggioranza della Cassa di Risparmio di Orvieto.

– Fondazione CRO, che da anni non riceve dividendi dalla sua partecipazione e che ne ha visto più che dimezzare il valore, è da tempo ai ferri corti con Popolare di Bari. Pare che sussista un contenzioso tra Fondazione e BPB per i danni derivanti dalla cattiva gestione della banca, tanto che traccia di questo contenzioso risulta reperibile nel bilancio 2019 dove sono postati 5 milioni di euro a titolo di risarcimento.

– La Politica, sia locale che regionale, si è sempre poco interessata o ha dichiarato di farlo in modo riservato, ma la realtà è che non si hanno tracce della loro presenza.

– Le Organizzazioni Sindacali sono sempre scese in campo soltanto per la difesa del personale, senza mai pretendere chiarezza di linee strategiche, unica effettiva garanzia per il mantenimento dei livelli occupazionali.

SITUAZIONE AD OGGI

Per poter esprimere posizioni motivate è necessario conoscere strategie e piani industriali, mentre le posizioni di principio lasciano il tempo che trovano.

 – Cosa intende fare la cordata Gallazzi? E’ in grado di sostenere promesse di intervento così economicamente rilevanti?

 – Quale ruolo prevede per la Cassa di Risparmio di Orvieto l’attuale suo proprietario Medio Credito Centrale? Vuole il mantenimento di un’autonomia operativa locale o realizzare una fusione per incorporazione? E se così fosse, la Fondazione con il suo potere di veto che posizione ha?  Va ricordato che per Fondazione CRO l’immobilizzazione finanziaria nella Cassa di Risparmio di Orvieto rappresenta oggi solo un problema poiché il valore si è dimezzato e in prospettiva potrebbe quasi annullarsi del tutto.

 – I politici che non sono intervenuti in tempo utile, al di là delle dichiarazioni di principio, cosa propongono?

Orvieto ed il suo territorio vedono oggi minacciato un proprio asset essenziale.  riusciranno Orvieto e gli orvietani a presentarsi uniti per affrontare la situazione senza nascondersi, come invece hanno fatto sinora?

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