Il presidente di Italia Nostra – sezione di Orvieto lo aveva annunciato in una conferenza stampa con l’avvocato Valeria Passeri. “Chiederemo ufficialmente che vengano eseguiti dei carotaggi nella discarica di Orvieto per conoscere lo stato dell’arte e sapere se c’è contaminazione del suolo e delle falde acquifere”.
Ora è arrivata la comunicazione ufficiale e Italia Nostra ha chiesto che a eseguire le ispezioni geologiche siano una Università non umbra così da assicurare la massima imparzialità, neutralità e correttezza nell’indagine. Nella lettera inviata al Ministero Italia Nostra ha spiegato che si è giunti a tale richiesta ufficiale perché sono state “inutili le plurime istanze in tal senso formulate da associazioni e gruppi politici a Regione e Arpa, assumendo il pretesto della carenza di fondi quando, trattasi di un atto vincolato, stante l’inviolabile diritto alla protezione dell’ambiente e della salute, che non abbisognerebbe neppure di istanza da parte del quisque de populo. Nulla è stato fatto, nonostante per molti anni siano stati conferiti materiali tossici in discarica, soprattutto quelli pervenuti dalla Campania sin dal 2001 e stoccati nel primo calanco, tanto che si ebbe un procedimento penale poi estintosi nel 2009 per prescrizione dei reati”.
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