Teatro: commoventi Storti e Coniglio testimoni contro la mafia. Con i ragazzi anche il giudice Giancarlo Caselli

E’ stato un 16 marzo diverso per gli studenti che hanno partecipato allo spettacolo “Il Testimone” con Bebo Storti e Fabrizio Coniglio.  Si parlava di mafia, soprattutto si parlava di lotta alla mafia e di giudici.  I protagonisti in scena sono Giacomo Ciaccio Montalto e il giudice Mario Almerighi in un viaggio in barca da Civitavecchia a Trapani con flashback, ricostruzioni e testimonianze Storti e Coniglio hanno ripercorso la vita e il lavoro di Ciaccio Montalto fino al suo omicidio, e poi tutto quello che è avvenuto dopo.  La scenografia essenziale, asciutta perché le protagoniste sono le parole, parole che devono entrare e colpire il cuore dei giovani per non dimenticare.  La mafia nel passato ha ucciso tanti servitori dello stato, giudici, carabinieri, poliziotti e politici perché non tutti sono collusi o ancor peggio conniventi.

Lo spettacolo è iniziato con un breve ma intenso elenco di vittime da Ciaccio Montalto a Dalla Chiesa, da Livatino e Impastato fino a Falcone e Borsellino.  Tanti altri sarebbero da ricordare ma non si può, lo spettacolo deve iniziare con i suoi tempi.  Mario Almerighi, giudice e amico di Ciaccio Montalto, inizia il suo viaggio con un amico da Civitavecchia e Trapani intrecciandosi con il viaggio che Almerighi e Ciaccio Montalto fecero in un tempo passato.  Poi gli incontri, le testimonianze, piccoli passaggi di discorsi.  Così hanno rappresentato i dialoghi tra il giudice colluso e il capoclan o ancora tra il giudice Almerighi e l’amico magistrato e poi politico.  Hanno aperto poi il sipario su tutta la vicenda Andreotti che è intervenuto a gamba tesa proprio nell’indagine sull’omicidio Ciaccio Montalto e poi ancora ad anni di distanza nel processo misteriosamente spostato da una sede all’altra l’ex-amico di Almerighi si salva con tanti “non ricordo”.  Una storia italiana quella di Ciaccio Montalto e di Almerighi che hanno portato in scena con alta tensione morale e con ironia riuscendo a coinvolgere la platea di giovani e non solo.

A fine spettacolo i ragazzi hanno potuto ascoltare la storia e la testimonianza del magistrato Giancarlo Caselli che è stato uno dei protagonisti della lotta alla malavita organizzata e che ancora oggi vive perennemente sotto scorta.  In platea erano presenti anche Donatella Porzi, presidente dell’assemblea legislativa umbra che ha concesso il patrocinio oneroso, la consigliera di TeMa Cristina Calcagni che ha fortemente voluto questa giornata contro le mafie e la gratuità per le scuole, il capogruppo del PD in consiglio comunale, Andrea Taddei e Claudio Pagliaccia, responsabile CNA per il comprensorio di Orvieto che ha sostenuto l’iniziativa.

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