Venerdì 24 gennaio si è tenuto il convegno di AIAC-Umbria curato dal presidente Andrea Mazza, cardiologo dell’ospedale di Orvieto. L’evento formativo è stata l’occasione per i professionisti di confrontarsi sulle esperienze ed evidenze mediche. Ad aprire i lavori per i saluti istituzionali Umberto Garbini (Fratelli d’Italia), presidente del consiglio comunale di Orvieto che ha sottolineato la necessità per la città di avere un ospedale che risponda alle esigenze dei pazienti che non sono solo orvietani ma anche dei territori limitrofi dell’Alto Lazio e d una parte della Bassa Toscana. Garbini ha ringraziato Andrea Mazza per il lavoro che svolge quotidianamente in ospedale e per aver scelto Orvieto per un convegno di grande rilevanza che ha portato in città tanti professionisti aritmologi e cardiologi.
Interessante l’intervento di Eleonora Pace, consigliere regionale di Fratelli d’Italia,e presidente della Commissione sanità in Regione che ha voluto sottolineare la centralità dell’ospedale di Orvieto come cerniera tra Umbria, Lazio e Toscana. “L’importanza della presenza di presidi ospedalieri di qualità – ha continuato Pace – nei territori deve essere rimessa al centro della discussione sul futuro della sanità e Orvieto per troppo tempo è stato ritenuto di serie B. Oggi abbiamo la possibilità di ribaltare tale punto di vista”.
Una piccola iniezione di coraggio e di speranza per la città che dopo aver evitato la chiusura del punto nascite ora vuole fortemente che l’ospedale diventi definitivamente parte integrante della sanità umbra senza dover conquistare ogni volta una posizione, un incarico, una nuovo macchinario. Le distanze dagli altri ospedali e la prossimità di grandi arterie di comunicazione viarie come autostrada e ferrovia devono essere dei punti di forza per far crescere l’ospedale e soprattutto la qualità e la quantità delle prestazioni soprattutto per le patologie tempo-dipendenti.
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