I dati semestrali di BPB, raccolta +9,7% mentre arrivano i primi risultati del piano di razionalizzazione

Sono arrivati i risultati della semestrale della Banca Popolare di Bari, il primo banco di prova per comprendere meglio quali siano i punti di forza e quelli di debolezza della capogruppo della CRO.  Leggendo i dati di bilancio salienti si evidenzia un aumento della raccolta diretta da clientela a 10,4 miliardi mentre l’indiretta è in crescita dell’1,9%. Confrontando i dati con il 2016 i primi sei mesi dell’anno evidenziano una crescita a 14,5 miliardi di euro della raccolta totale mentre gli impieghi rimangono stabili a 9,2 miliardi di euro.  I punti dolenti riguardano il margine di intermediazione in ulteriore calo a 202 milioni “a causa – si legge nella nota a margine del bilancio – del persistere di un contesto di tassi bassi e conseguente riduzione del margine di interesse, e del calo dell’apporto dell’intermediazione sul portafoglio titoli”.  

La semestrale si chiude con una perdita di 2,6 milioni di euro, che diventano 2,3 milioni al netto della quota di terzi, nonostante la crescita del 9,9% delle commissioni. Gran parte del risultato negativo è da imputare ad una voce non ricorrente e cioè la totale svalutazione della quota del Fondo Atlante investita nel salvataggio dei due istituti di credito veneti per 23,6 milioni di euro. Intanto il gruppo sta chiudendo una nuova operazione di cartolarizzazione di posizioni a sofferenza per circa 350 milioni ed anche questa volta, come già avvenuto nel 2016, la banca si avvarrà della Garanzia dello Stato il cosiddetto GACS. Importante è invece l’accordo che l’istituto di Bari ha chiuso con le principali sigle sindacali e valido per la durata del vigente piano industriale. Come già evidenziato con il nuovo accordo si dovrebbero evitare i 504 esuberi annunciati grazie ad interventi sugli stipendi e al taglio del 30% degli emolumenti del board e dei principali manager del gruppo. Intanto continua l’operazione di razionalizzazione dei costi con la riduzione dei costi operativi del 4,4% comprensivi degli oneri relativi il fondo di risoluzione/DGS pari a 3,5 milioni di euro.

E’, questo, un bilancio che evidenzia i progressi che il management del gruppo sta facendo per rafforzare la banca e prepararla ad una nuova fase di crescita nonostante continui il periodo di bassi interessi che non permette una crescita dei margini operativi.  Restano sul banco alcune questioni come il progetto Banca Unica che passa per la fusione per incorporazione della CRO e la trasformazione in SpA per la quale si attende soprattutto il pronunciamento della Corte Costituzionale.

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4 Commenti

  1. La ringrazio. Ovvio che il comunicato stampa ci sia. Mi chiedevo soltanto, dal momento che i dati sono disponibili, il motivo della mancata pubblicazione sul sito della banca a disposizione dei soci che vogliano prenderne visione. Altrimenti, questi quattro numeri inseriti nel comunicato lasciano il tempo che trovano. Inoltre non mi pare corretto, ma questo viene riferito al comportamento della banca, per carità, non al suo operato, che la stampa conosca i risultati della semestrale prima dei soci, a cui la banca appartiene.

  2. no non abbiamo saputo nulla. Abbiamo ricevuto il comunicato ufficiale e basta, come avviene di solito in questi casi. sicuramente i dati arriveranno

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