Intitolazione di un largo a Valentini, partono le denunce. Riccetti, “più consona l’intitolazione dell’artistico o rotonda allo Scalo”

Dieci anni dalla morte di Livio Orazio Valentini, pittore orvietano, che avrebbero dovuto vedere una giornata di ricordo e l’intitolazione di uno slargo nel centro storico di Orvieto.  Doveva essere così e invece il tutto ha preso una piega ben diversa.  Il Comune ha deciso di intitolare lo spazio di fronte all’ex-sede dell’istituto d’arte in via Beato Angelico all’artista orvietano.  C’è stata una delibera di giunta in tal senso e nella giornata del 13 settembre, di buon mattino, operai del CSM sono andati a preparare il tutto. 

Immediatamente è scattata la protesta dei proprietari del palazzo su cui deve essere apposta la targa.  L’amministratore di condominio ha immediatamente attivato le procedure per convocare un’assemblea straordinaria dei condomini al fine di deliberare l’avvio di un’azione legale nei confronti del Comune.  Nel frattempo, è scattata la diffida sempre nei confronti del Comune.  I proprietari lamentano la completa mancanza di partecipazione alla scelta e di comunicazioni in merito.  Da parte dell’amministrazione siamo riusciti a capire che è stato scelto quell’area, per quanto riguarda la toponomastica, per evitare cambi di numero civico. L’articolo 133 del regolamento del codice della strada prevede che c’è l’obbligo di apporre le targhe toponomastiche e che nel centro storico si devono usare pietra o similari da affiggere sui muri. Il Comune deve dare comunicazione ma non c’è possibilità da parte dei proprietari di opporsi. Fin qui la parte burocratica.

Secondo Lucio Riccetti, presidente di Italia Nostra-Orvieto ha spiegato che “il luogo individuato è sicuramente non consono e più che un largo si potrebbe definire un parcheggio, mal tenuto e probabilmente anche un po’ offensivo nei confronti della personalità che si vuol ricordare. Anche esteticamente la targa non è in linea con i canoni artistici soprattutto del palazzo scelto del Sangallo”.  Sempre secondo Riccetti, “avrei fatto ricadere la scelta sull’intitolazione del Liceo Artistico, dove Livio Orazio Valentini ha insegnato, o, in alternativa, sulla rotonda di Orvieto Scalo dove già è presente il monumento dello stesso artista, magari restaurandolo.  Mi sembra tanto che si sia aperta la campagna elettorale con il solito corollario di inaugurazioni e taglio di nastri”.

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