Progetto di città/3. Il PD prende in mano l’amministrazione e detta i tempi. Sindaco batta un colpo

Nel dibattito tra commercianti e amministrazione si è inserito a gamba tesa il PD per bocca del suo segretario Andrea Scopetti.  Nella notte tra il 22 e il 23 sembra quasi ci sia stato un colpo di mano.  Scopetti in conferenza ha indicato le prossime mosse dell’amministrazione come se ne avesse il totale controllo travisando, come d’uso fin dai tempi del vecchio PCI l’oggetto del dibattito.  Abbiamo scoperto in conferenza stampa che viene avvertito il segretario del PD della pubblicazione di una delibera, abbiamo scoperto che il PD ha spiegato all’amministrazione e al sindaco tappe e tempi della chiusura di piazza del Popolo, abbiamo scoperto che un documento del PD è diventato improvvisamente il progetto di città dell’amministrazione.  Ma allora che ci stanno a fare Per Andare Avanti e Sel, o come si chiama adesso?

Cosa cambia dalla vecchia delibera?  Semplice, come ci ha spiegato il segretario di un partito di maggioranza e non l’assessore o il sindaco, dal 24 si parcheggerà in piazza Vivaria senza pagare, nel frattempo lo si potrà are anche in piazza del Popolo almeno fino a Pasqua.  Sempre nella piazza verranno poste le fioriere, a piazza Mazzini ci sarà un’area per disabili e per il carico e scarico merci.  Questa giochino costerà all’amministrazione circa 60 mila euro, cioè i mancati incassi medi annui di Piazza Vivaria a pagamento che verranno reperiti dove? Semplice dal parcheggio accanto all’ex-ospedale.  Ci sono due piccoli ostacoli, l’area non è di proprietà del Comune me della Regione ed è in vendita insieme all’intero immobile.  Prima il Comune dovrà firmare con la Regione un accordo di cessione, a titolo gratuito o oneroso, e poi potrà metterlo come cespite, non prima.  Siamo poi sicuri che il parcheggio, attualmente in gestione ad una Cooperativa renda quei 60 mila euro che andranno a mancare in bilancio?

Pochi minuti prima della conferenza il sindaco aveva rilasciato una dichiarazione da toni leggermente diversi:

“Pur non mettendo in discussione le decisioni già assunte dall’Amministrazione, ho avviato una ulteriore riflessione in Giunta e in maggioranza per rispondere ad alcune questioni poste dagli operatori del commercio nell’incontro del 21 marzo scorso. 

Ciò allo scopo di valutare tutte le opzioni possibili e dare risposte a fronte delle necessità di parcheggio libero da destinare al commercio, operazione da effettuare possibilmente entro quest’anno, secondo le risorse disponibili. 

Relativamente alla complessità delle tematiche sul commercio sono a disposizione per attivare un tavolo di confronto diretto con i commercianti del Centro Storico”. 

Pochi minuti dopo è stato detto che immediatamente si parcheggerà gratuitamente dietro il palazzo del Capito del Popolo.  Rimane il problema dei costi ma sicuramente verrà trovata una velocissima soluzione, magari dall’imposta di soggiorno, il bancomat per le operazioni di maquillage.

Parte fondamentale riguarda l’ascolto della città “soprattutto dopo le elezioni appena passate” come ci ha spiegato sempre Andrea Scopetti.  E’ stata così ascoltata che ci si è decisi ad accelerare la chiusura, sì perché di chiusura di si tratta.  Il problema non sono i 21 parcheggi, anche, ma soprattutto la viabilità interna alla città.  Sembra che si voglia creare traffico dove non serve.  Il doppio senso in piazza Vivaria anche per i furgoni sarà un punto nodale che dovrà essere presidiato continuamente dalla Polizia Locale.  L’imbuto di via Ascanio Vitozzi probabilmente farà da vero deterrente e via della Cava già è trafficata e questa novità non potrà che peggiorare.  Non c’è bisogno di essere raffinati urbanisti, l’unica via d’uscita da piazza del Popolo è la Cava.  Questione sociale e turistica di Piazza del Popolo.  “Non chiudiamo ma apriamo alla città” peccato che 400 cittadini nel 2016, 1500 nel 2017 e circa 150 operatori commerciali martedì 20 e gli oltre 300 contatti della diretta facebook, hanno fatto presente che la città, almeno questa parte, vuole la piazza effettivamente aperta.  Tutti hanno chiesto quale progetto di città? Ebbene da oggi (23 marzo ndr) sappiamo che il progetto è quello del Pd a cui chi ha partecipato? I commercianti, gli albergatori, i residenti, i cittadini tutti, i professionisti, i medici, i veterinari, gli avvocati? Sì, quelli iscritti e i simpatizzanti del partito, quindi una parte della città, sicuramente. 

Vogliamo dire che la città è divisa? Accettiamo questa definizione ma allora perché accentuare la divisione in un periodo di crisi?  Ma il progetto di città i cittadini lo vogliono conoscere dall’amministrazione, vogliono sapere che cosa fare in questa nuova piazza vuota, poco illuminata, fredda e umida d’inverno e assolata d’estate.  Tanti progetti ci sono, allora mettiamoli in campo e poi chiudiamo, non prima.  Prima prendiamo le chiavi di casa, le planimetrie, paghiamola e poi mettiamoci i mobili, per utilizzare una similitudine immobiliare, altro capitolo affrontato dal segretario del PD.  E’ vero sono tanti gli immobili scarsamente utilizzati e vuoti nel centro storico a partire dalla ex-caserma Piave per arrivare al Palazzo dei Sette, al Palazzo del Gusto fino al Palazzo del Capitano del Popolo. Risolviamoli questi problemi e dopo pensiamo alla mobilità.  Nel progetto PD il Palazzo dei Sette dovrebbe avere una certa funzione che però va a confliggere con quello che è l’attualità e il futuro prossimo.  Libreria dei Sette, Città Slow occupano gran parte dell’immobile, quindi nella disponibilità rimane il primo piano con una sala espositiva e una convegni.  Il Palazzo del Capitano del Popolo deve essere messo a norma prima di affidarlo poi con regolare gara a un soggetto terzo.  Intanto si pensa, sempre nel progetto PD, di acquisire la Sala Expo come “parte coperta della piazza”.  Tutti contenitori di piccole dimensioni che non servono ad organizzare mostre di rilievo, per esempio. Di contro si rende meno appetibile la struttura per l’eventuale gestore esterno.

Allora sindaco batta un colpo! Perché non ha risposto alla domanda di progetto della città?  Se è quello del PD allora bastava esporlo, invece nulla.  Sindaco ma perché divenire quasi commissariato?  Perché rilasciare una dichiarazione che sembrava aprire a una rimodulazione a medio termine per poi ritrovarsi in conferenza con il segretario del PD che spiega lui le delibere e in diretta annuncia la pubblicazione della stessa?  Attendiamo risposta, nel frattempo andremo a rileggerci il programma elettorale del “candidato sindaco” Germani, punto per punto.

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