Progetto Orvieto: TeMa, un po’ di chiarezza per favore

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota della lista civica alleata con Roberta Tardani, Progetto Orvieto, firmata dal capogruppo Alessio Tempesta

 

La decisione della Giunta comunale di revocare il contratto di concessione del Teatro Mancinelli alla Te.Ma. e di proporne di fatto la messa in liquidazione non è un atto di protervia politica come “qualcuno” vuol far credere di essere, ma è invece un segnale di chiarezza rispetto alle precedenti amministrazioni e di cambiamento di metodo, come avevamo auspicato con la nascita di Progetto Orvieto.

Una chiarezza che “altri” non hanno voluto, o non sono riusciti ad ottenere, preferendo la confusione e gli equivoci, e rinviando continuamente la soluzione al problema.

La “nuova?” classe dirigente della sinistra orvietana preferisce farsi ventriloquo dei suoi vecchi mèntori, apparendo però così già vecchia nella riproposizione di quei modelli che hanno dimostrato la loro inefficacia. La consueta ed arrogante presunzione poi di essere gli esclusivi depositari del monopolio delle politiche culturali, nel caso di Te.Ma. si traduce solo nella volontà di mantenere lo status quo per rimandare a tra due anni, aggravandolo, il problema.

Non ci sembra questa una proposta né condivisibile né di grande lungimiranza ed elaborazione politica.

Al di là poi del linguaggio orpelloso di chi vuole ergersi come Maestro dell’intera comunità orvietana nascondendo la mancanza di idee, contenuti ed informazioni reali dietro frasi ridondanti, abbiamo trovato addirittura offensivo, per tutti coloro che ad Orvieto fanno cultura da anni, ricondurre le questioni delle “politiche culturali” della città alla sola questione dell’associazione Te.Ma. tentando di confondere e unire simbioticamente il teatro Mancinelli con l’associazione che lo ha gestito, come se la Te.Ma. fosse stata l’unico soggetto in questi anni a produrre cultura in una città che di cultura vive e respira tutti i giorni!

Oggi non vogliamo non riconoscere quanto di buono ed innovativo rappresentò l’esperienza della Te.Ma. all’inizio della sua attività ma è altrettanto vero, e purtroppo incontrovertibile, come oggi quell’esperienza abbia dimostrato la sua insostenibilità economica e che debba pertanto essere considerata, coraggiosamente da parte di tutti, conclusa.

Ci fanno sorridere amaro “coloro” che oggi si stracciano le vesti per il futuro dell’associazione Te.Ma. ma che sono gli stessi che, politicamente, ne hanno decretato la vera causa di morte con un bando che solo di facciata voleva recidere il cordone ombelicale con la politica e che invece ha buttato sul mercato un soggetto, oberato dai debiti, che non ne aveva le forze per potervi competere.

No, questa Amministrazione comunale non si sta occupando di “spazi da assegnare”. Questa Amministrazione comunale non ha la preoccupazione, appartenuta ad alcun altri, di dover ricavare poltrone o quote di potere da spartire.

Il Teatro, non come spazio fisico ma come entità della cultura e dell’anima, merita rispetto.

Quel rispetto artistico e finanziario intendiamo riconoscergli cambiando rotta, applicando un nuovo metodo di gestione della cosa pubblica nell’interesse della comunità orvietana. Un rispetto che parta dai conti economici perché i soldi che l’Amministrazione Tardani gestisce sono soldi dei cittadini orvietani e non intendiamo né regalarli né buttarli dalla finestra. Un rispetto dovuto anche e soprattutto ai lavoratori della Te.Ma. che da mesi non percepiscono gli stipendi e che “tutti gli altri”, nei loro altisonanti comunicati, dimenticano.

No, malgrado le strumentalizzazioni il teatro Mancinelli non chiuderà.

Sul tavolo di lavoro ci sono già diverse opzioni su come garantire la stagione teatrale, seppure ridotta. Opzioni però che non possono essere operative fintanto che l’Amministrazione comunale non sarà rientrata nella piena disponibilità del teatro.

Solo imparando dagli errori del passato, superando con coraggio e senso di responsabilità i timori delle decisioni più difficili e mettendo a sistema tutti gli importanti asset cittadini di cui abbiamo la fortuna e la consapevolezza di disporre, siamo certi che si potrà aprire una stagione, veramente nuova, non solo per il teatro ma per le politiche culturali tutte, di questa nostra straordinaria città di Orvieto.

Comments

comments

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*