Secondo calanco, l’assessore regionale Cecchini svela, “se cambiano il progetto il Comune pronto al sì”

In consiglio regionale si torna a parlare di discarica Le Crete.  A interessarsi è il consigliere capogruppo di Forza Italia Raffaele Nevi che ha chiesto all’assessore Fernanda Cecchini di conoscere l’attuale situazione sul paventato ampliamento del secondo calanco della discarica stessa.  Ad Orvieto il consiglio comunale ha votato all’unanimità un “no” netto a tale ipotesi mentre in sede di VIA sia il Comune che la Sovrintendenza dell’Umbria hanno dato parere negativo.  La Regione, dal canto suo, potrebbe superare tali pareri ostativi e dare il via libera all’esecuzione dell’ampliamento ma, così ha spiegato l’assessore Cecchini, “si è cercata la strada del dialogo tra Acea, Comune e altri Enti per trovare una via che permetta, eventualmente, di ampliare il calanco per le esigenze di smaltimento dei rifiuti della Regione”. 

Non è finita qui perché le novità che sono emerse danno da pensare.  Sempre l’assessore Cecchini ha spiegato al consigliere Nevi che “si è aperta una trattativa e che il Comune ha chiarito che nel caso in cui ACEA presentasse un nuovo progetto limitato nelle quantità e nelle strutture, con impianti innovativi dal punto di vista tecnologico lo stesso Ente s’impegna a rivedere il progetto e eventualmente a non dare più parere ostativo”.  Le parole sono dell’assessore Cecchini, non del sindaco Giuseppe Germani, con delega all’ambiente, ma sono comunque preoccupanti. In pratica  con un cambio di progetto, qualche centinaio di migliaia di metri cubi in meno si potrebbe anche rivedere la questione. 

Naturalmente ad Orvieto i gruppi di opposizione che fanno riferimento a IeT, Forza Italia e Andrea Sacripanti del gruppo misto, hanno addrizzato le antenne ed hanno chiesto l’immediata convocazione della conferenza dei capigruppo spiegando che, “la risposta dell’assessore Cecchini all’interrogazione di Raffaele Nevi relativamente all’ampliamento del secondo calanco della discarica di Orvieto conferma quanto già riportato nei giorni scorsi dalla stampa e cioè che il Comune, a fronte di progetti che prevederebbero ipotetici impianti di riciclo, sarebbe disponibile – continua la nota dei gruppi di opposizione – ad autorizzare l’ampliamento del secondo calanco smentendo gli intendimenti e le rassicurazioni fino ad oggi comunicati dal sindaco ma soprattutto contravvenendo alla volontà espressa dal consiglio comunale di Orvieto”. 

La patata bollente ora passa nelle mani del sindaco stesso che dovrà assolutamente prendere una posizione chiara e netta sulle questione ampliamento del secondo calanco anche per rassicurare i cittadini da sempre contrari ad ogni ipotesi di ampliamento. 

Abbiamo sentito il sindaco in merito alla questione che ci ha rilasciato una dichiarazione che pubblicheremo a breve

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