Roberta Tardani risponde alla lettera aperta di Odero Montanini del Tribunale del Malato

Gentile Signor Montanini, mi scuso per il ritardo con cui le rispondo ma la campagna elettorale assorbe molto tempo. Un tempo che doverosamente voglio dedicare agli elettori per fornire loro la più completa informazione possibile sul mio programma, affinché essi possano esprimere un consenso consapevole.

Con questo stesso spirito le rispondo molto volentieri perché, peraltro, lei pone una questione rilevante di pubblico interesse come l’assistenza agli anziani e lo fa con molto garbo, qualità sempre più rara.  Che gli anziani siano una risorsa ne sono convinta: avevo infatti già scritto nel programma elettorale che ho presentato agli elettori che “gli anziani sono risorsa preziosa di saperi e di esperienza” e che “prevediamo di promuovere residenze protette ubicate nel contesto urbano e non solo in amene località di campagna, perché l’anziano deve poter vivere in un ambito che lo faccia sentire integrato nella collettività, deve poter vivere la sua comunità”.

Quindi, sono d’accordo con lei: agli anziani va data adeguata assistenza e le residenze devono stare dove c’è la vita della collettività perché la realizzazione di una residenza lontana dal centro abitato è già una forma di allontanamento, rispondeva a vecchie logiche che tutti gli studi sulla condizione della terza età hanno ampiamente superato.  Le assicuro il massimo impegno sulla questione del lascito De Solis e allo stesso modo la informo che lavoreremo con la Piccolomini Febei per affrontare il tema della cura e dell’assistenza agli anziani.  Quanto all’ex Ospedale, prima di esprimere una volontà, ritengo sia utile domandarci se la soluzione che lei propone sia la migliore delle soluzioni oppure se ce ne siano altre, sempre nel centro abitato, che possano meglio rispondere alle esigenze di tutti.

Sono convinta di poter contare, se dovessi diventare Sindaco di questa città, sulla sua esperienza e collaborazione.

Con simpatia ed affetto.

Roberta Tardani

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